Bite, vuole dire in inglese “morso” e sta a significare genericamente qualunque cosa mettiamo fra i denti.
Esistono decine e decine di tipologie diverse di questi apparecchi, da quelli preconfezionati a quelli individuali. Ognuno ha la sua specificità e le sue indicazioni.
Diciamo comunque che i bite, proprio per il nome che portano, servono a modificare il combaciamento fra arcata dentaria mascellare e mandibolare, allo scopo di ritrovare una posizione perduta o per ricreare una possibilità di guarigione o di ricondizionamento neuro muscolare ed articolare.
Servono inoltre per ristabilire schemi posturali perduti e quindi tutto ciò che può essere ad essi correlati: cefalee, mal di schiena, dolori cervicali, torcicolli, formicolii alle estremità, appoggi plantari, efficienza muscolare negli sportivi, vertigini, ronzii auricolari, apnee notturne ecc. In pratica essi possono avere una superficie di contatto con i denti dell’arcata opposta liscia o che riproduce forme dentali diverse da quelle presenti in bocca.