albertococcia

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    Pene più severe per chi si finge dentista – il Senato approva il D.d.L. Marinello contro l’abusivismo

Pene più severe per chi si finge dentista – il Senato approva il D.d.L. Marinello contro l’abusivismo

Soddisfazione del Presidente ANDI.
“Finalmente, è da tanto tempo che aspettiamo questo momento, spero che anche gli Onorevoli alla Camera facciano la loro parte ed approvino celermente il testo licenziato dal Senato trasformandolo definitivamente in legge e scrivendo la parola fine ad una battaglia che ANDI porta avanti da 60 anni”.

Commenta così il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada la notizia dell’approvazione all’unanimità da parte del Senato del D.d.L. n. 471, recante modifiche al codice penale e al testo unico delle leggi sanitarie in materia di esercizio abusivo delle professioni.

“Sapere che il D.d.L. porta come prima firma quella dell’amico e collega Sen. Giuseppe Marinello, già tesoriere nazionale ANDI, mi dà ancora più soddisfazione e l’azione sinergica sui politici amici effettuata da ANDI e CAO nel sostegno del disegno di legge ancora una volta è risultata vincente”,continua Prada. “Certo avremmo preferito che l’esercizio abusivo di una professione sanitaria venisse punito con pene più severe e distinte dalle altre attività, ma rispetto la decisione dei Senatori di voler considerare sullo stesso piano tutte le professioni regolamentate. Comunque rimangono le aggravanti per chi cagiona lesioni ed il sequestro delle attrezzature, come da sempre ANDI richiede”.

Il D.d.L. approvato prevede che chiunque eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato sia punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. La condanna comporta la confisca delle attrezzature utilizzate. 
Nel caso di esercizio abusivo di una professione o arte sanitaria, la pena per lesioni gravi è la reclusione da sei mesi a due anni; la pena per lesioni gravissime è da un anno e sei mesi a quattro anni di reclusione.

La conferma che la norma approvata sia un [...]

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    La perdita dei denti e la protesizzazione sono momenti “drammatici” per alcuni pazienti. I consigli della psicologa al Team odontoiatrico per aiutare a superarli

La perdita dei denti e la protesizzazione sono momenti “drammatici” per alcuni pazienti. I consigli della psicologa al Team odontoiatrico per aiutare a superarli

La dottoressa  Francesca  Cancellanda, psicologa che  vanta  una  decennale esperienza di lavoro nel team dentale come di assistente alla poltrona, prima di laurearsi, e poi da psicologa.

Ho avuto modo di ascoltarla in una conferenza nell’ambito della sua attività di formatrice e consuelor nel settore dentale.
Il suo punto di vista sulla nostra realtà lavorativa quotidiana può aiutarci a gestire meglio alcune  situazioni, per questo le ho posto alcune domande.

Come dentista mi capita di  curare pazienti a cui è necessario estrarre gli elementi dentali residui per realizzare protesi complete fisse o mobili. Può spiegaci quali sono i vissuti a cui va incontro il paziente, come posso comunicare correttamente la necessità di estrarre gli elementi dentali residui, al fine di  facilitare l’accettazione del piano di trattamento?

La perdita dei denti rappresenta una delle maggiori cause di stress, infatti alcuni pazienti hanno paragonato la perdita dei denti alla perdita di una parte del loro corpo, altri sono rimasti sorpresi dall’impatto che la perdita dei denti ha avuto sulla vita di relazione che rappresenta uno dei maggiori bisogni dell’individuo, perché è proprio nell’ambito delle relazioni che abbiamo informazioni circa la nostra esistenza e la nostra identità.
Sin dalla nascita abbiamo “tre fami”: “fame di stimolo”, “fame di riconoscimento” e “fame di struttura”, che sono insite in noi esattamente come la “fame di cibo”.

Ovvero?

Queste “fami” ci guidano nel nostro agire e nelle nostre esperienze.
La “fame di stimolo” si manifesta nella ricerca umana di esperienze sensoriali capaci di nutrire l’individuo fin dalla nascita: i suoi sensi, il suo sentire, il suo sentirsi.
La “fame di riconoscimento” ossia l’essere riconosciuti dalla presenza attiva di un altro: chi siamo per lui, nel rapporto con lui.
La”fame di struttura” esprime il bisogno di evitare [...]

Oral Cancer Day 2014 e trattamento dei pazienti oncologici

Il prossimo 17 maggio torna l’Oral Cancer Day, l’appuntamento organizzato da Fondazione ANDI per sensibilizzare i cittadini sulla grave patologia del tumore del cavo orale. Come ogni anno, nelle principali piazze italiane, saranno allestiti i gazebo informativi per i cittadini e per un intero mese, fino al 19 maggio, gli studi dei dentisti ANDI saranno aperti per visite di controllo gratuite. Quest’edizione dell’Oral Cancer Day  sarà anche l’occasione per puntualizzare l’importanza del ruolo del dentista dei pazienti in terapia oncologica (chemio e radioterapia). Infatti, se normalmente l’odontoiatra è una figura centrale nell’insegnamento di corretti stili vita per la prevenzione e la diagnosi precoce del carcinoma del cavo orale, altrettanto importante è il suo ruolo di sostegno e aiuto prima, durante e dopo un ciclo chemioterapico o di radioterapia.
I pazienti che devono sottoporsi a questo genere di terapie devono assolutamente consultare il proprio dentista affinché egli possa valutare lo stato di bocca e denti e suggerire specifici interventi e corrette procedure di controllo delle frequenti complicanze.

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    Filler a Castellammare di Stabia: da oggi anche dal tuo dentista!

Filler a Castellammare di Stabia: da oggi anche dal tuo dentista!

Il termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa “”riempire”), viene utilizzato nel settore della medicina estetica per indicare quelle sostanze (gel trasparenti, viscosi elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo scopo di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare dell’età. I filler vengono utilizzati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressioni, o per l’aumento del volume di labbra, mento e zigomi. L’uso dei fillers nell’odontoiatria Una branca dell’odontoiatria è rappresentata dall’estetica, che ha acquisito nei tempi sempre maggiore importanza andando di pari passo con il cambiamento dei canoni estetici per il viso e la necessità di contrastare i segni dell’invecchiamento unita alla disponibilità di metodiche sempre meno invasive e dolorose. Un’ottima estetica dentale, dunque, non dipende più esclusivamente dall’arcata dentaria, ma risulta essere pienamente soddisfacente solo se correlata ad un miglioramento del viso. In risposta a tali nuove esigenze, da qualche decennio in ambito odontoiatrico vengono utilizzati i filler. Studio Coccia dr Alberto e Luigi Castellammare di Stabia (NA)  80053 Piazza matteotti, 2 Piano primo I  Sede unica tel. 0818712242  0818711439

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    La “fifa dal dentista” si può prevenire fin da piccoli. I consigli dei dentisti pediatri americani

La “fifa dal dentista” si può prevenire fin da piccoli. I consigli dei dentisti pediatri americani

Recenti studi hanno dimostrato che una buona salute orale può migliorare il rendimento scolastico del bambino e lo sviluppo psicosociale.
Un  vita piena di ” sorrisi sani” è il miglior regalo che possiamo, come genitori, fare ai nostri figli. Abituare i bambini ad andare regolarmente dal dentista senza ansie o timori creando un’atmosfera rilassata è un obiettivo possibile come ci spiegano Jeffrey P. Huston DDS e A. Jeffrey Wood DDS membri della California Society of Pediatric Dentistry.

Questi i loro consigli da trasferire ai genitori:

Nel primo  anno di vita:
La prima visita  dal dentista deve avvenire nel primo anno di vita anche se sono visibili soltanto un paio di dentini da latte, questo aiuta a familiarizzare con lo studio dentistico. Secondo un recente studio iniziando precocemente le visite si riducono i costi  della salute orale e si creano pazienti   adulti “responsabili”. La prima visita svolge un importante ruolo di guida preventiva verso una corretta salute orale.  Mettiamo in guardia i genitori dalle cattive abitudini : bere succhi zuccherati trai pasti o utilizzare il biberon con latte e miele durante la notte. Diamo istruzioni su come pulire denti e gengive del bambino, discutiamo dei benefici del fluoro e sul modo migliore per somministralo, ricordiamo che il dentifricio non serve al “pancino” e non va ingerito.

Cosa fare a casa:
E’ noto che la “paura del dentista ” può contagiare i figli poiché i livelli fobici sono comuni nell’ambito della  famiglia. Secondo recenti studi  i padri più delle madri giocano un ruolo nella trasmissione della fobia.
La visita precoce può servire a spezzare questo circolo vizioso. Il  bambino va preparato prima della visita minimizzando la paura dell’ignoto, ma parlando piuttosto di un cammino che si intraprende ed evitando troppe [...]

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