L’esame permette di stabilire il rapporto mandibolo cranico individuale e la situazione:

  • a livello articolare
  • a livello occlusale
  • a livello posturale

L’osservazione dei limiti estremi dei movimenti, delle angolazioni, della  velocità di esecuzione, delle deviazioni  laterali, dell’andamento delle tracce e dalla loro sovrapposizione ci permette di inquadrare il rapporto mandibolo-cranico di partenza e le modifiche in corso di terapia.

La kinesiografia ci aiuta pertanto a definire :

  • i rapporti occlusali   e la posizione spaziale della mandibola rispetto al mascellare superiore, osservabile clinicamente in posizione statica ma non dinamica
  • la situazione delle Atm attraverso la misura della libertà del movimento,l’apprezzamento dei limiti estremi, della velocità e delle deviazioni laterali
  • L’aspetto muscolare nelle sovrapposizioni di traccia e nei limiti di esecuzione
  • l rapporto posturale delle articolazioni occipito-atlante-epistrofeo dal confronto tra la grande apertura e i movimenti di protrusiva e lateralità.

Il tracciato kinesiografico a completamento degli esami clinici standard, consente la stesura di una diagnosi e di una prognosi, di refertare la situazione iniziale e di controllare le modifiche in corso di terapia.
E’ pertanto un esame imprescindibile nell’ottica della diagnosi odontoiatrica generale , ed è particolarmente utile nel paziente ortodontico, nel paziente disfunzionale, nel paziente protesico in genere, e nel paziente con problemi parodontali.

Ortodonzia: a completamento dell’indagine clinica e radiografica, risulta un esame indispensabile nel paziente in età evolutiva.
Nel bambino in crescita è importante infatti valutare come il piccolo paziente muove la bocca per evitare che abitudini di masticazione scorretta o di deglutizione atipica persistano durante e dopo il trattamento ortodontico favorendo la recidiva , ovvero il ritorno più o meno accentuato , verso la posizione di partenza.

Disfunzione: Nel paziente disfunzionale, che soffre di disturbi a carico delle articolazioni temporo-mandibolari la kinesiografia è un esame fondamentale.
L’eziologia ( causa) e la patogenesi ( modalità di instaurazione) della disfunzione mandibolare è ancora  oggetto di studi.
L’esame obbiettivo delle strutture coinvolte  (particolarmente variopinto nella sede, che può essere dentale , articolare e cervicale) e nella sintomatologia ( dal dolore variabile di intensità e di sede, al rumore articolare, all’impedimento funzionale), non è spesso in grado di stabilire una diagnosi ed una condotta terapeutica.
L’esame kinesiografico è in grado, attraverso l’esame del movimento della bocca, di consigliare il tipo di terapia da seguire.

Protesi: i manufatti protesici debbono rispettare le caratteristiche individuali e se possibile migliorare le prestazioni dell’apparato.

Malattia parodontale: la parodontopatia è una importante causa di perdita dei denti  . Ha un’origine batterica ma il trauma occlusale è un acceleratore  aggravante la malattia.  L’esame kinesiografico permette di evidenziare il movimento scorretto e di indirizzare i presidi terapeutici per controllare l’evoluzione della malattia.