Chirurgia

Cosa non fare dopo l’estrazione?

Non sciacquare la bocca per le prime 4 ore dopo l’estrazione
non assumere cibi o bevande caldi
non assumere cibi consistenti e gommosi per i primi 2 – 3 giorni
non fumare per i primi 2 – 3 giorni
non applicare oggetti caldi nella zona sottoposta ad estrazione
non masticare gomme per i primi 2 – 3 giorni dopo l’estrazione
non assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico (per es. Aspirina®), che potrebbero interferire con il processo di coagulazione
starnutire a bocca aperta nel caso di estrazioni dei denti del giudizio superiori
non lavare i denti adiacenti alla zona dell’estrazione la sera dell’intervento
non praticare attività fisiche pesanti o sportive per i primi 2 – 3 giorni dopo l’estrazione.

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Cosa fare dopo l’estrazione?

Tenere una garza stretta tra i denti sulla zona dell’estrazione per 20 – 30 minuti. In questo modo si facilita il processo di coagulazione applicare del ghiaccio sulla guancia della parte interessata all’estrazione dormire con la testa sollevata da uno o più cuscini, in modo da ridurre il gonfiore ed il sanguinamento postoperatorio seguire una dieta composta da cibi liquidi o semi – liquidi in modo da evitare la disidratazione per i primi 2 – 3 giorni dopo l’intervento; riposare nei giorni seguenti l’estrazione aiuterà il processo di guarigione riducendo le complicanze; proseguire la terapia farmacologia come indicato dall’odontoiatra; attuare le normali norme igieniche del cavo orale (spazzolino, filo interdentale, etc.) ma con più delicatezza nella zona interessata dall’intervento; eseguire sciacqui con collutorio a base di clorexidina per la prima settimana dopo l’intervento, due volte al giorno, dopo aver lavato i denti.
Al posto della clorexidina può essere usata acqua ossigenata 10 – 12 volumi diluita con acqua (1 parte acqua ossigenata, 1 parte di acqua).

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Cosa accade dopo l’estrazione?

Al termine di un’estrazione, specialmente per gli elementi dell’arcata inferiore, è possibile notare gonfiore e fastidio, che sono normale parte del processo di guarigione. La sensazione di intorpidimento e formicolio della zona possono persistere per un periodo limitato di tempo dopo l’estrazione per poi scomparire.
Il dolore si presenta spesso quando termina l’effetto dell’anestesia, ma può essere controllato con l’assunzione di un antidolorifico.
Il sanguinamento verrà controllato in sede chirurgica, e il paziente viene dimesso a solo quando sia iniziato il processo di coagulazione.
Il gonfiore raggiunge dopo 24 ore dall’intervento le massime dimensioni e può durare fino ad una settimana.
Ricordiamo che i sintomi e i segni sopra elencati possono presentarsi anche per le estrazioni di denti diversi da quelli del giudizio, in maniera proporzionale al tempo impiegato per l’estrazione e le difficoltà che variano da caso a caso.
Per i suddetti motivi le estrazioni dentarie possono essere paragonate ad interventi chirurgici veri e propri, ed è per questo necessario attenersi ad alcune semplici regole e precauzioni nei giorni successivi. Seguire le indicazioni accelererà il processo di guarigione evitando spiacevoli complicazioni.

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Cosa si intende per apicectomia e come viene effettuata?

L’apicectomia è una procedura chirurgica che prevede l’asportazione dell’apice malato della radice del dente. Quando in prossimità della radice del dente si forma una ciste che non è possibile guarire, e che rappresenta un pericolo per la salute del dente, il chirurgo orale procede alla apicectomia. Opera un taglio nella gengiva ed apre un varco nell’osso dell’arcata allo scopo di raggiungere l’apice del dente. Asporta chirurgicamente il tessuto malato e sutura la ferita. Il vuoto dovuto all’asportazione del tessuto ben presto si colmerà grazie al naturale processo di rigenerazione dell’osso.

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Come viene eseguita l’odontotomia?

L’odontotomia è una pratica chirurgica che ha lo scopo di estrarre i denti impattati e ritenuti. Viene praticata di norma quando il dente impattato o ritenuto rappresenta una minaccia alla salute dei denti adiacenti.

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Qual è la differenza tra dente impattato e dente ritenuto?

Si dicono impattati e ritenuti quei denti che non sono mai erotti per via naturale. Anche se non molto frequente, esiste comunque un certo numero di pazienti che s’è trovato ad affrontare questo problema.
Denti impattati – si dice impattato quel dente mai erotto a causa un ostacolo fisico. Di norma si tratta di denti che cercano di spuntare, ma per mancanza di spazio, vanno a sbattere contro i denti adiacenti.
Denti ritenuti – si dice ritenuto quel dente non erotto per un altro motivo, come, ad esempio, un trauma al dente in fase embrionale, la sua posizione troppo profonda, l’errata direzione del suo sviluppo, ecc.

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Come si interviene in caso di radice in inclusione osteomucosa?

Nel caso di radice in inclusione osteomucosa, ossia quando una radice non può essere estratta con l’aiuto dei classici strumenti dentistici, la radice inclusa viene estratta dal chirurgo orale.

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E’ vero che i denti del giudizio fanno accavallare gli altri denti?

In quasi tutti i giovani intorno ai 20 anni, sia in chi ha portato l’apparecchio ortodontico sia in chi ha avuto denti perfetti per natura, si verifica un lieve accavallamento (o affollamento) degli incisivi inferiori. L’opinione comune è che la colpa sia dei denti del giudizio che proprio in quel periodo spingono per uscire. Ad ogni modo la germectomia (estrazione precoce del germe del dente del giudizio) ci aiuta a sistemare meglio i denti nei settori laterali e posteriori per la possibilità di avere maggiore spazio e ci da quindi un valido aiuto per la prevenzione dell’affollamento.

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In caso di indicazione all’estrazione del dente del giudizio, a che età intervenire?

Le estrazioni dei denti del giudizio sono indicate in pazienti giovani, in modo da intervenire quando gli elementi non si siano completamente formati, previo precisa diagnosi intercettiva. Intervenire in anticipo comporta minor invasività nell’estrazione consentendo un minor tempo di guarigione, riducendo al minimo i fastidi post operatori.

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L’estrazione del molare del giudizio comporterà la funzione della mia mandibola/mascella?

I denti del giudizio sono gli ultimi denti dell’arcata dentaria e si trovano nella parte più profonda e meno accessibile della cavità orale. La loro estrazione chirurgica non comporterà per il paziente alcuna conseguenza né funzionale, né estetica.

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