PINO PASCALI

“Soldatini (Amadis) S.D.”

Tecnica mista su acetato e cartoncino cm 25×35

Codice Archiviazione:  F546AD69FF9AC0C92F9542

Pubblicità sigarette Amadis

 

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Biografia

Pino Pascali (Bari, 19 ottobre 1935 – Roma, 11 settembre 1968) è stato un artista italiano.

Nato da genitori di Polignano a Mare, trascorre l’adolescenza a Bari, dove frequenta il liceo scientifico, ma, già ripetente, si trasferisce e si diploma al liceo artistico di Napoli. Nel 1956 si trasferisce a Roma, dove si iscrive all’Accademia delle Belle Arti e frequenta le lezioni di Toti Scialoja. Dopo il diploma comincia a lavorare come aiuto scenografo alla RAI. Nel contempo inizia una collaborazione, che diventerà poi continuativa, con Sandro Lodolo, realizzando Caroselli, spot pubblicitari e sigle televisive.

Negli anni sessanta partecipa a varie mostre collettive, e nel 1965 realizza la sua prima personale presso la galleria romana La Tartaruga. L’anno successivo espone alla Galleria L’Attico. In soli tre anni ottiene un notevole riscontro da parte della critica e viene notato da influenti galleristi italiani e internazionali. Proprio all’apice della sua carriera, mentre alcune sue opere erano in mostra alla Biennale di Venezia, muore prematuramente a Roma nel 1968 per le conseguenze di un grave incidente in motocicletta, sua grande passione. La sua tomba si trova nel cimitero di Polignano a Mare.

Artista eclettico, Pascali fu scultore, scenografo e performer. Nelle sue opere riunisce le radici della cultura mediterranea (i campi, il mare, la terra e gli animali) con la dimensione ludica dell’arte: un ciclo di opere è dedicato alle armi, veri e propri giocattoli realizzati con materiali di recupero (metalli, paglia, corde) e molti suoi lavori ripropongono le icone e i feticci della cultura di massa. Nella serie Ricostruzione della natura, iniziata nel 1967 Pascali analizza il rapporto tra la produzione industriale in serie e natura.

È ritenuto uno dei più importanti esponenti dell’arte povera, insieme a Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Renato Mambor, Sergio Lombardo e Cesare Tacchi. Fu il primo a formalizzare le pozzanghere con l’acqua vera, da cui nacque la mostra Fuoco immagine acqua terra avvenuta all’Attico nel maggio del 1967.

 

Pino Pascali nei musei

Musei in Italia

Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma

MACRO Museo di arte contemporanea (Roma)

Pinacoteca Provinciale di Bari

Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare

Museo Carandente, Palazzo Collicola – Arti visive di Spoleto

Pinacoteca d’arte moderna di Avezzano

Musei all’estero

Centro Georges Pompidou di Parigi,

MoMA di New York

MUMOK di Vienna

Museum of Modern Art di Osaka

Tate Modern di Londra

 

Curiosità sull’artista:

Christie’s, Pino Pascali da record: 3,3 milioni di dollari per la ‘Coda di delfino’

Record su record per gli artisti italiani dell’arte moderna e contemporanea da Christie’s a Londra nelle cosiddette ‘italian sale’. Per la ‘Coda di delfino’ di Pino Pascali sono stati pagati ben 2,629 milioni di sterline, circa 3,3 milioni di dollari. Si tratta di un capolavoro del 1966 dell’artista pugliese, prematuramente scomparso, della serie dei ‘cetacei’, ovvero una scultura che riproduce la coda di un delfino, realizzata con legno e tela, che sembra sbucare dal muro.