Vaschetta ad ultrasuoni
Un generatore elettronico che trasmette vibrazioni ad elevata energia ed alta frequenza a un contenitore pieno di liquido usato per rimuovere materiale particolato dagli strumenti dentali
Un generatore elettronico che trasmette vibrazioni ad elevata energia ed alta frequenza a un contenitore pieno di liquido usato per rimuovere materiale particolato dagli strumenti dentali
Un’ulcerazione che compare dopo la fase vescicolare dell’herpes simplex; una piccola ulcera con margini irregolari ed eritematosi e una base giallo-grigiastra.
Episodi periodici di lesioni aftose che persistono per una settimana fino anche a diversi mesi. Le possibili cause sono: traumi, mestruazioni, fattori immunologici, infezioni delle vie respiratorie superiori e l’herpes simplex. Le ulcere singole, o multiple o confluenti presentano un eritema marginale ben definito con un’area centrale esfoliata di necrosi. L’aspetto di una lesione erpetica suggerisce un meccanismo comune con l’herpes simplex, ma non sono mai stati dimostrati agenti infettivi noti su queste afte ricorrenti.
Una lesione situata sulla gengiva o sulle mucose dovuta a malattia autoimmune cronica. Si presenta come una ferita a pareti spesse che si rompe entro 24-48 ore e lascia una superficie erosa e dolente. Guarisce attraverso la formazione di una crosta.
La perdita dell’epitelio superficiale della pelle o della mucosa con la progressiva distruzione e necrosi dei tessuti
Una neoplasia derivata dai tessuti che formano il dente (per es: fibroma odontogeno, mixoma odontogeno, ameloblastoma);
Un ingrossamento gengivale che si osserva durante la gravidanza, il cui esame microscopico rivela che si tratta di un granuloma piogeno. Vedi anche tumore calcificante dell’epitelio odontogeno.
(Tumore di Pindborg) neoplasia non comune che trae origine dell’epitelio odontogeno caratterizzata da aree di calcificazione focale. Presenta le stesse caratteristiche dell’ameloblastoma per quanto riguarda localizzazione, età di comparsa e distribuzione per genere.
Spasmo dei muscoli della masticazione con incapacità ad aprire la bocca; spesso è sintomatico di pericoronite.
L’ozonoterapia utilizza una miscela di ossigeno ed ozono per scopi terapeutici; l’obiettivo del trattamento consiste essenzialmente nell’aumentare la quantità disponibile di ossigeno o dei suoi radicali, attraverso l’introduzione di ozono nel corpo. Diversi metodi possono essere utilizzati per veicolare la molecola di ozono all’interno dell’organismo.
I presunti benefici apportati dall’ozonoterapia sono proposti per il trattamento di numerose malattie. Tuttavia, la validità scientifica di questa strategia terapeutica è molto controversa e non sono disponibili sufficienti prove a sostegno dell’uso di questo trattamento in molti campi, fatta eccezione per la terapia dell’ernia discale, nella quale ha dimostrato benefici riconosciuti dalla comunità scientifica.
Un agente antibatterico sotto forma di liquido, pasta, o polvere, usato per pulire i denti e per combattere la placca batterica e la gengivite nella cavità orale. Può essere utilizzato in combinazione con fluoro.
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