Implantologia

Dopo l’intervento devo rimanere senza protesi? Per quanto tempo?

Dipende dal tipo di intervento , se gli impianti sono inseriti in una lacuna intercalata (zona senza denti) è possibile realizzare un provvisorio che si appoggi agli elementi dentari adiacenti senza comprimere eccessivamente la mucosa (di tipo ponte fisso tradizionale oppure Maryland bridge). Questo provvisorio potrà essere portato dal paziente anche subito dopo l’intervento. Se l’arcata è completamente edentula o quasi, sarà necessario realizzare una protesi rimovibile appoggiata a qualche radice residua eventualmente lasciata in situ per permettere l’ancoraggio protesico. L’unico caso in cui non si può portare la protesi per qualche tempo che deve essere indicato dal chirurgo è quello in cui si siano realizzati dei rialzi di cresta che potrebbero essere destabilizzati dalla pressione della protesi.

 

Da |Novembre 8th, 2013||0 Commenti|

Mi è stato estratto un dente, quanto tempo devo aspettare prima che possa essere inserito un impianto?

Circa 30 giorni per una guarigione completa delle mucose, se si vuole una ricostruzione ossea adeguata però sarà necessario attendere almeno tre mesi.

Da |Novembre 8th, 2013||0 Commenti|

Prima di inserire un impianto deve essere sempre eseguita una rigenerazione ossea?

No, dipende dalla quantità di osso disponibile.Talvolta è sufficiente una piccola aggiunta di osso nella sede implantare che però si può prelevare nell’atto stesso della preparazione del sito implantare mediante uno speciale filtro che viene collegato ad un’aspiratore chirurgico.

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Per poter inserire degli impianti devo avere abbastanza osso a disposizione?

Gli impianti vengono inseriti nell’osso dei mascellari. Dopo la perdita dei denti quest’osso inizia a riassorbirsi. Quindi è possibile che non ce ne sia a sufficienza per poter alloggiare gli impianti. Più tempo è trascorso dalla perdita dei denti e maggiori sono le possibilità che l’osso si sia riassorbito. E’ comunque possibile rigenerare l’osso con degli interventi chiamati di chirurgia rigenerativa. Quindi anche nei pazienti “senza osso” si può praticare l’implantologia, eseguendo però prima interventi di chirurgia rigenerativa.

Da |Novembre 8th, 2013||0 Commenti|

Se si deve eseguire una rigenerazione ossea l’intervento si complica? E in che modo?

In alcuni casi la quantità di osso presente non è sufficiente all’inserimento di impianti di lunghezza adeguata né ovviamente alla loro stabilità (si parla di stabilità primaria). Oggi sono disponibili diverse tecniche chirurgiche per la rigenerazione dell’osso ai fini implantari . Naturalmente questo richiede che l’operatore sia esperto in questo tipo di trattamenti e che il paziente sia completamente informato circa le modalità di esecuzione, le eventuali complicanze e la tempistica richiesta dall’intervento. Infatti come descritto nell’apposito capitolo spesso queste tecniche devono essere eseguite prima del posizionamento degli impianti per poter aumentare l’osso e solo dopo 6-12 mesi si possono inserire gli impianti che dovranno attendere ancora qualche mese per essere caricati.

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Dopo l’intervento devo rispettare il riposo assoluto?

Se l’intervento ha avuto una durata superiore all’ora e mezza e vi è stata una qualche forma di sedazione è consigliabile che il paziente venga riaccompagnato a casa ed osservi almeno 24 ore di riposo, in caso contrario lo si può considerare alla stregua di un qualsiasi altro intervento odontoprotesico e dipende dalla reattività individuale il dover osservare un maggiore o minore riposo.

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Ci si gonfia con l’intervento di implantologia?

In genere no ma non bisogna preoccuparsi se compare un lieve gonfiore.Al limite
contattare il proprio dentista che valuterà il caso.

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Non si può fumare dopo l’intervento di implantologia?

Il fumo è una controindicazione perché interferisce con i processi di guarigione e di  formazione dell’ osso. Pertanto il paziente deve sospendere una settimana prima e per due settimane dopo l’intervento .E’ bene quindi che il paziente ne sia informato in modo da valutare il rischio  di insuccesso.

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C’è una differenza tra il numero e il tipo di impianti che si posizionano a sostituzione di un incisivo o di un molare?

Ovviamente sì: il molare è un dente di notevole diametro e soprattutto con due o tre radici, questo significa che può essere sostituito sia per funzione sia per estetica da un impianto a grande diametro (anche 5 mm o più) oppure, se lo spazio lo consente, da due impianti ciascuno nella sede della precedente radice. L’incisivo viceversa è un dente monoradicolato e saranno gli spazi e le esigenza estetiche (incisivo centrale superiore più grande; incisivo laterale o incisivi inferiori) a dettare il diametro dell’impianto che potrà essere usato.

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Che cos’è il rialzo del seno mascellare?

E’ un intervento complesso che si deve eseguire quando l’osso per inserire impianti nella zona posteriore del mascellare superiore è insufficiente . Vedi capitolo interventi complessi.

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